Kairos lancia il turismo esperienziale nell’alveo della solidarietà sociale in Molise
L’estate appena scorsa ci ha mostrato l’ascesa del turismo di prossimità o turismo lento, uno scenario inedito o raro in gran parte del Paese, che ha dato una inaspettata visibilità soprattutto al nostro piccolo Molise. Il turista si è rivelato un “camminatore” capace di recuperare e valorizzare, a causa delle misure di prevenzione del contagio pandemico, dimensioni esperienziali residuate da millenni di evoluzione della specie umana: quelle che riferisco alle interazioni dell’essere umano con la natura, il paesaggio, il territorio, le tradizioni locali, le piccole realtà rurali.
Grazie a questo restringimento degli spostamenti, limitati a poche centinaia di chilometri da casa e comunque entro i confini del territorio regionale o nazionale, e al rallentamento di attività, il turista ha potuto riscoprire la profonda interazione di uomini e donne con l’ambiente e con i paesaggi rurali attuata nel corso dei secoli, se non dei millenni, costruendo centri abitati su colline e montagne, nei pressi di un fiume o in riva al mare, battendo sentieri o definendo “tratturi” sorti dal lento calpestio, ritmato dall’alternarsi delle stagioni, di uomini a cavallo col proprio bestiame.
Ebbene, il turista ha potuto riscoprire soprattutto nel nostro Molise il paesaggio naturale degli avi trasformando o immaginando gli antichi sentieri dimenticati dai più, le strade interpoderali, i vecchi casolari abbandonati, come moderni “bio-sentieri”, itinerari eco-turistici di fortuna che potrebbero tuttavia, un giorno, attraversare anche da noi degli “eco-villaggi”, incontrando lungo il percorso aziende agrituristiche, siti ambientali e storico-culturali di cui la regione è disseminata.
E così anche noi di Kairos, sulla via di ASPEm, il progetto di agricoltura sociale che ci ha visti crescere in questi tre anni dalla nostra costituzione come Cooperativa sociale, abbiamo inteso promuovere ulteriormente il nostro impegno nel recupero e nella valorizzazione di uliveti abbandonati e di promozione dell’empowerment di persone in condizioni di fragilità sociale, una nuova declinazione “esperienziale” del Progetto ASPEm.
La nostra esperienza in questo ambito è alimentata costantemente dal ricordo di antiche usanze, diffuse un po’ ovunque soprattutto in Molise, come quella della transumanza, ossia il trasferimento di bestiame da un pascolo ad un altro regolato dalle stagioni e dai cambiamenti climatici, come anche quella della raccolta delle olive e della molitura, dei pranzi in campagna, tra uliveti e vigneti.
Noi molisani sappiamo come il calpestio cadenzato nel tempo di innumerevoli uomini a cavallo col proprio bestiame abbia prodotto nei secoli una fitta rete di arterie che negli Appennini molisani e abruzzesi sono note come “tratturi”. Ma questa fitta rete esterna di arterie di comunicazione si è rivelata anche una fitta rete “interna”, relazionale e culturale, di rapporti umani con il territorio (commerciali, produttivi, culturali).
Ricordiamo anche come, soprattutto fino a venti-trenta anni fa, intere famiglie allargate, erano solite dedicarsi ai riti della raccolta delle olive, consumando tra gli uliveti pranzi al sacco (le famose “mappitelle”) che esaltavano la genuinità dei prodotti locali e delle ricette tradizionali (frittate, formaggi, pane e olio, peperoni fritti e via discorrendo), accompagnando il duro lavoro con musica e canti tradizionali.
Noi vogliamo ripercorrere, come in una rievocazione storica e drammaturgica, arricchita dal format del learning by doing, queste antiche esperienze attraverso una proposta di attività turistico-esperienziali che si concretizzeranno, nell’alveo della solidarietà sociale, in una domenica dedicata a:
- la raccolta delle olive degli uliveti di Guardialfiera che daranno vita all’olio EVO ASPem 2020;
- la “mappitella” a pranzo con piatti tipici della tradizione preparati da chef locali;
- le passeggiate a cavallo lungo gli antichi sentieri circumlacuali e boschivi guardiesi;
- la camminata tra gli ulivi con musiche e canti popolari e con la guida di psicologi ed esperti produttori di olio EVO molisano;
- la visita al frantoio che accoglierà il nuovo Evo Aspem e la molitura delle olive con possibilità di degustazione dell’Evo appena prodotto.
Intendiamo offrire ai cittadini comuni, a partire dall’esperienza delle donne di ASPEm, la possibilità di ripercorrere tutti insieme gli antichi sentieri della cultura ereditata dai nostri antenati, per non lasciarli all’oblio della modernità, rivalorizzando il rapporto arcaico dell’essere umano con la natura, che obbliga ad abbandonare i tradizionali mezzi di fruizione della società dei consumi, recuperando, ad esempio, attraverso il turismo esperienziale, lento e sostenibile, una camminata o una merenda tra gli ulivi di Aspem, i camminamenti a cavallo tra i boschi o in riva al lago di Guardialfiera, la visita al frantoio e la degustazione del pane e olio appena nato.
I bambini e i giovani, insieme alle loro famiglie, potranno conoscere l’esperienza della meraviglia, provando sensazioni piacevoli anche nell’osservare gli adulti e gli anziani ripetere gesti arcaici che affondano le radici nell’inconscio collettivo, capaci di infondere un sentimento di radicamento al tessuto connettivale emozionale della comunità umana.
Questi stati mentali e fisici, i cambiamenti di tono affettivo e le inedite esperienze sensoriali che intendiamo evocare attraverso le attività, legate ad esperienze sociali come quelle appena descritte, ripetute nel tempo, si declineranno progressivamente in aspettative, in eccitanti attese di risultati che sistematicamente arriveranno: i partecipanti, siano essi adulti o bambini, apprenderanno ad attendersi, osservando le semplici attività di raccolta, molitura e assaggio dell’olio Evo, il mutamento originante dal rapporto armonioso, rispettoso, dell’essere umano con il paesaggio.
La nuova proposta firmata Kairos Cooperativa sociale onlus di Termoli è quella di un’esperienza a basso impatto, solidale, ecoturistica, utile alla promozione della salute biologica, psicologica e sociale, come anche alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente (paesaggio, cultura, enogastronomia), con una fruizione garbata, rispettosa dei luoghi e attenta alla qualità dei rapporti umani.
I proventi delle iniziative saranno ancora una volta destinati ai progetti di agricoltura sociale della Kairos, così come già accaduto con la promozione dell’EVO ASPEm – La Terra delle donne, le cui declinazioni col gelato gourmet, le torte semifredde all’Olio EVO, le cene solidali con degustazioni guidate da capi panel ed esperti assaggiatori di olio, che hanno visto anche la collaborazione di diversi chef e artigiani del gelato locali, in un lavoro di squadra sinergico che parla di un Molise genuino e resiliente.
Da qui daremo il via, già a partire dalla raccolta delle olive 2020, ad un programma di eventi ispirati al turismo esperienziale, nell’alveo dell’agricoltura sociale, che si declinerà in proposte di esperienze attente alla qualità delle relazioni umane, alla biodiversità e allo scambio tra culture, al piacere del racconto e dell’ascolto, del confronto con il proprio mondo interiore mediato dal recupero del rapporto con la natura. Esse potranno interessare famiglie, gruppi di lavoro, scolaresche, associazioni.
Ulteriori informazioni saranno rese disponibili attraverso i canali di comunicazione della Kairos.
Dott. Nicola Malorni