Tempo fa lessi un articolo su una rivista scientifica che mi fece riflettere parecchio: nei primi anni del Duemila un gruppo di salutisti, naturalisti e ambientalisti americani, decise di sottoporsi a costosi e specifici esami per cercare tracce di sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene all’interno del proprio corpo; ovviamente si parlava di persone che non vivevano in città piene di smog, che non lavoravano in industrie chimiche, che non fumavano e che avevano adottato uno stile di vita salubre. Furono tutti sconcertati dai risultati che ottennero, scoprirono di avere nel corpo tracce di numerosi metalli pesanti e tossine che nel tempo erano andate in accumulo.
Sono giunto alla conclusione che per quanto possiamo condurre una vita sana scegliendo di mangiare solo prodotti biologici e a chilometro zero, per quanto possiamo essere scrupolosi nello scegliere i migliori prodotti per l’igiene e la cosmesi personale (privi di metalli pesanti, petrolati, e parabeni) per quanto possiamo fare attenzione ai luoghi che frequentiamo nel lavoro e nel tempo libero, la contaminazione ambientale è comunque una realtà che bene o male riguarda un po’ tutti.
Il nostro organismo è già ben strutturato con i suoi organi emuntori che ci aiutano ad eliminare scorie e tossine, ma si può aiutare l’arduo processo di eliminazione delle sostanze tossiche, che tendono ad accumularsi nel nostro organismo, in modo naturale e con piante specifiche.
Prima di parlare delle piante adatte a questo scopo però è bene chiarire la differenza tra tossine e sostanze tossiche; le tossine sono prodotti di scarto presenti nel nostro corpo derivanti dall’usura dei suoi tessuti, dai minerali utilizzati, ma la maggior parte di esse proviene dall’utilizzo di sostante alimentari da parte del corpo. Le proteine producono acido urico e urea, i grassi sono all’origine di diversi acidi e del colesterolo e così via. La produzione di queste tossine è normale ed il corpo è ben attrezzato per eliminarle.
Tuttavia, in caso di eccessi alimentari il tasso di tossine supera i livelli abituali superando la capacità di eliminazione da parte dell’organismo e quindi gran parte di esse rimangono nel corpo e si accumulano.
Le sostanze tossiche invece, non dovrebbero assolutamente trovarsi nell’organismo. Sono elementi totalmente estranei e sono anche difficili da eliminare perché il corpo non è fatto per riceverle né progettato per elaborarle, si tratta di tutti i veleni chimici derivati dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo (piombo, cadmio, mercurio etc…).
Tra le vie che permettono alle tossine e alle sostanze tossiche di accedere al nostro corpo troviamo innanzitutto l’apparato digerente: con eccesso di alimentazione, additivi alimentari, insetticidi e funghicidi negli alimenti, farmaci e antibiotici presenti nei prodotti animali, inquinamento dell’acqua e delle colture; un’altra via di accesso è costituita dalle vie respiratorie, con l’aria inquinata; e dalla via cutanea attraverso cosmetici, creme, deodoranti, talchi e tinture per capelli che possono contenere sostanze nocive.
Le vie di eliminazione sono appunto gli organi emuntori (pelle, fegato, reni, intestino, vie respiratorie), quindi che rimedi naturali, piante e minerali possiamo usare per aiutare questi organi ad eliminare tossine e sostanze tossiche?
Di sicuro per favorire l’eliminazione di metalli pesanti e tossine da parte del fegato le piante con maggiore potere “chelante” (che si legano) ai metalli pesanti sono il Coriandolo, che si lega all’alluminio, mercurio e piombo, favorendone l’eliminazione; la Clorella che si lega all’arsenico, cadmio, mercurio e stronzio; la Curcuma che si lega all’alluminio, cadmio, nichel e piombo.
Anche il selenio, lo zinco e N-acetilcisteina hanno dimostrato di avere una forte azione chelante sui metalli pesanti, favorendo non solo l’eliminazione di essi ma anche la vitalità cellulare, riducendo i danni dovuti allo stress ossidativo.
Sempre per aiutare il fegato le piante più ampliamente consigliate sono il Carciofo, il Tarassaco, il Cardo Mariano, la Cicoria, la Shisandra, il Rosmarino e la Curcuma.
Per depurare la pelle invece è molto indicata la Bardana, che ha un alto potere cicatrizzante e disinfettante nei confronti di affezioni cutanee (acne, impetigine etc.).
Per i reni la Betulla e il Frassino; per purificare le vie respiratorie le piante più utili sono il Timo serpillo, il Pino mugo, la Drosera, l’estratto di semi di pompelmo e l’Enula campana; le piante più indicate per detossificare intestino e colon le rimandiamo, per la vastità dell’argomento, ad un futuro articolo; così come per l’aloe, che meriterebbe una trattazione specifica nell’ambito detox con un articolo tutto suo, proprio per la vastità delle proprietà e degli usi che se ne possono fare.
Tutte queste piante, minerali e rimedi naturali da me citati si possono trovare in Erboristeria, sotto forma di tisane, sciroppi e compresse.
In genere di tisane se ne consigliano almeno tre al giorno, in alcuni casi se ne può fare anche per un litro e bere fredda durante la giornata, a patto di finirla nell’arco delle ventiquattro ore. Gli sciroppi vanno presi a stomaco vuoto al mattino come anche le compresse. I cicli detox sono consigliati a tutte le età, in genere con una cura di due mesi da ripetere un paio di volte l’anno. In previsione degli eccessi alimentari del periodo natalizio, si consiglia sicuramente un ciclo detossificante proprio nel mese di gennaio.