Ricordo, con malinconia, l’esperienza della visita di Leva Militare svoltasi a Taranto in una caserma della Marina Militare. Ragazzi alle soglie dei 18 anni che vivevano una prima esperienza con il mondo degli adulti e che per la prima volta andavano, per obbligo dello Stato, tre giorni fuori casa a vivere una esperienza unica ed indimenticabile.
C’erano gli studenti come me e tanti altri ragazzi già maturi che erano inseriti nel mondo del lavoro. L’esperienza ti faceva conoscere un mondo sconosciuto, il mondo delle regole, l’obbedienza e per la prima volta eri sotto esame psico fisico. Tutti ugualmente trattati in mensa, nelle camerate e durante le visite mediche. Si stava in un corridoio con i soli indumenti intimi in attesa del proprio turno e quando un marinaio graduato scandiva il tuo nome ad alta voce entravi nelle stanze mediche.
Ricordo con amarezza il pianto di un coetaneo, timido e introverso, al quale fu detto che era affetto da grave varicocele e quindi molto preoccupato si appartava in cortile a fumare una sigaretta credendo di essere malato. Con apprensione, appena libero dagli impegni della giornata, nel tardo pomeriggio in libera uscita, insieme all’amico affetto da varicocele, presi i gettoni telefonici e con ansia telefonai a mio padre medico per chiedere informazioni sul Varicocele e quindi dare spiegazioni.
Mio padre, con una risata, mi tranquillizzò tanto spiegandomi elementarmente cosa fosse il varicocele e per chiudere il discorso mi disse che nella nostra famiglia sia lui che uno dei fratelli avevano il varicocele.
Così, tranquillizzai l’amico e lui euforico della notizia mi obbligò a festeggiare la bella notizia trascorrendo insieme una serata goliardica.
Cos’è il Varicocele? È una dilatazione varicosa delle vene reflue del testicolo. L’età di insorgenza vede il suo picco massimo fra i 15 ed i 25 anni. Colpisce circa il 15% della popolazione maschile ma con l’introduzione di esami diagnostici come l’ecocolordoppler si evidenziano varicoceli non rilevabili clinicamente con la sola visita e si raggiunge una percentuale di soggetti affetti vicina al 35%.
Si è visto che la stragrande maggioranza dei casi di varicocele è idiopatica per svariati fattori costituzionali/congeniti che in definitiva portano alla formazione della debolezza delle pareti venose creando un malfunzionamento delle valvole venose deputate ad impedire il reflusso di sangue. L’85% dei varicoceli primari/idiopatici interessa il testicolo sinistro per una conformazione anatomica funzionale. Il varicocele destro in età adulta, mentre, è spesso associato a patologie più gravi del retro peritoneo o dello scavo pelvico.
Spesso il varicocele è asintomatico ma molti avvertono un senso di “peso” e dolenzia in regione pelvica ed inguinale sinistra. Chiaramente, i pazienti che svolgono attività stando molto in stazione eretta avranno un’accentuazione dei sintomi. Spesso i pazienti giungono a visita specialistica senza sintomi, atri con sintomi lievi ed altri perché avvertono qualcosa di anomalo alla palpazione della parte superiore all’interno dello scroto.
Spesso si può associare una diminuzione delle dimensioni del testicolo sinistro.
La diagnosi di varicocele per noi medici è semplice ma comporta una completa valutazione del paziente. Alla valutazione clinica bisogna associare sia un esame strumentale (ecocolordoppler che evidenzia il grado di reflusso venoso) , l’ecografia testicolare, una valutazione della fertilità (spermiogramma) ed anche uno studio endocrinologico con esami mirati a discernere danni testicolari.
Da sempre ci sono contraddizioni in letteratura sull’associazione della infertilità maschile ed il varicocele ma molti studi hanno dimostrato una diminuzione della fertilità maschile legata ad un varicocele.
Come si cura il varicocele e quando si cura? La cura è chirurgica ma l’indicazione all’intervento chirurgico è tuttora argomento di diatriba. In sintesi l’indicazione assoluta è sempre per un varicocele sintomatico e/o con parametri di fertilità bassa. Spesso si ha una ripresa della fertilità.
La raccomandazione dello specialista è di far valutare i giovani quando raggiungono la completa maturazione sessuale affinché si possa escludere tale patologia e/o seguirla nel tempo per eventualmente procedere ad una correzione chirurgica.
Dott. Giovanni Lombardi