Le mille virtù della curcuma

di Dott. Simone Cuccia · 5 Marzo 2019

La Curcuma (Curcuma longa), alla base di diversi tipi di curry e ampiamente diffusa nel mondo indiano, fa il suo ingresso nella cultura occidentale soltanto di recente; rappresentando una novità positiva tanto per il palato, quanto per la salute. Utilizzata dall’uomo da migliaia di anni, prima dell’avvento dei prodotti chimici, veniva impiegata per tingere di giallo la lana e altri tessuti. A lungo considerata come lo “zafferano dei poveri”, in realtà la curcuma non ha nulla in comune con lo zafferano, nel Mondo indiano è ancora considerata un portafortuna al punto che le donne ne strofinano un po’ sui loro sari nel giorno delle nozze, forse per via del suo colore che ricorda l’oro, e la usano per cospargere la fronte dei neonati come gesto di buon auspicio.
Sebbene i suoi benefici terapeutici siano tuttora in larga misura sotto ricerca scientifica, l’interesse della scienza e della fitoterapia occidentale nei confronti della curcuma è molto recente, l’erba si presta a un’ampia serie di usi medicinali: come immunostimolante, come trattamento per l’artrite, disturbi della digestione, nonché come profilattico per il cancro, le malattie cardiache e i disturbi epatici.
Conosciuta e utilizzata nella tradizione erboristica per le sue proprietà coleretiche e colagoghe, infatti la curcuma è in grado di stimolare la secrezione biliare, favorendo la digestione dei grassi.
La Curcuma, per le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, è risultata efficace in campo cardiovascolare nel trattamento del danno vascolare caratteristico della malattia aterosclerotica; può essere utile nei soggetti obesi o in sovrappeso per ridurre lo stato infiammatorio e ossidativo che caratterizza questa condizione, lo stress ossidativo pare infatti svolgere un ruolo causale nello sviluppo dell’obesità. Diversi trials clinici hanno inoltre dimostrato un miglioramento del profilo lipidico nei soggetti con sindrome metabolica. Nei soggetti diabetici, è stato dimostrato che l’assunzione di curcumina può migliorare la circolazione locale, la retinopatia così come i parametri lipidici e di glucosio ematico.
Grazie alla sua azione antiossidante, la curcumina si è dimostrata efficace nei soggetti con steatosi epatica non alcolica, una condizione piuttosto frequente nelle persone che seguono una dieta ipercalorica e sono in sovrappeso od obese: trials clinici hanno evidenziato che la curcumina è in grado di ridurre il contenuto epatico di grasso, i livelli sierici di colesterolo e di emoglobina glicata, senza indurre effetti collaterali.
Gli estratti di curcuma e la curcumina possono essere raccomandati per alleviare i sintomi dell’artrite e in particolare dell’artrosi. Una recente revisione sistematica di studi clinici randomizzati ha fornito prove che l’assunzione per 8-12 settimane di estratti standardizzati di Curcuma (1000 mg/die) può ridurre i sintomi dell’artrite (principalmente dolore e sintomi correlati all’infiammazione) e comportare miglioramenti della sintomatologia paragonabile a quelli ottenibili con ibuprofene e diclofenac sodico.
Trials clinici con estratti standardizzati di Curcuma ne hanno dimostrato l’efficacia per il trattamento della psoriasi, sia da sola che in associazione con il trattamento locale a base di corticosteroidi. Altri studi clinici ne hanno dimostrato l’utilità anche per il trattamento del prurito cronico.
Nella nostra erboristeria la Curcuma è disponibile in polvere, in compresse o in tisana. La posologia consigliata della polvere è di 1 cucchiaino al giorno che può essere veicolato nei cibi o in un po’ di acqua calda o da aggiungere a qualche tisana.
La Curcuma è inclusa nell’elenco della FDA (Food and Drug Amministration) tra le erbe reputate prive di rischi.
Per gli adulti sani (escluse le donne in gravidanza e in allattamento) che non assumano farmaci anticoagulanti, la Curcuma è considerata sicura nelle dosi raccomandate.

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Dott. Simone Cuccia

Erboristeria Medica L Elicriso
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