La liquirizia (glycyrrhiza glabra) e la genziana (gentiana lutea) sono due piante abbastanza conosciute e molto usate in erboristeria e nel settore alimentare. Ma quanto bene le conosciamo? Sicuramente sono molto apprezzate per il loro sapore, dolce la liquirizia e amara la genziana, ma dietro questi sapori non tutti sanno che si celano proprietà terapeutiche molto interessanti.
Sulla liquirizia tutti sanno che “fa alzare la pressione”, ma questo è vero solo in parte perché ciò avviene in modo significativo solo con un consumo prolungato di almeno 50g al giorno. A conferma del suo nome greco, cioè “radice dolce”, la liquirizia risulta 50 volte più dolce dello zucchero. Contiene un costituente chimico molto importante (acido glicirretinico) capace di produrre un’ampia gamma di benefici. Diversi studi confermano l’antico impiego della liquirizia come rimedio contro le ulcere gastriche, intestinali e aftose, in grado inoltre di fornire una buona protezione contro le recidive. La liquirizia è inclusa nell’elenco della Food and Drug Amministration tra le erbe considerate sicure; per gli adulti sani (escluse donne in gravidanza o in allattamento) che non soffrano di diabete, ipertensione arteriosa, cardiopatie o disturbi del surrene, la liquirizia è considerata priva di rischi. In erboristeria si trova sia pura in forma spezzata che in radice.
Per preparare un buon decotto far bollire lentamente un cucchiaio raso di radici in una tazza d’acqua per dieci minuti e bere almeno due volte al giorno. Per preparare il liquore invece mettiamo a macerare per dieci giorni in un barattolo di vetro ½ litro di alcool a 95° con 100 gr di liquirizia pura, trascorso il tempo indicato prepariamo uno sciroppo con 500 gr di zucchero e 750 ml di acqua, facciamo sciogliere il tutto a fuoco moderato, lasciamo raffreddare, mescoliamo il tutto e lasciamo riposare per altri 15 giorni, poi imbottigliamo ed il liquore è pronto.
La radice di genziana è un’erba curativa che viene impiegata come amaro digestivo da circa tremila anni. La moderna ricerca ha dimostrato che essa svolge effettivamente un’azione stimolante della digestione, la genziana infatti contiene una sostanza chimica (genzianina) dal sapore amaro che stimola la salivazione e la secrezione degli acidi gastrici, avvalorando i suoi tremila anni di storia come rimedio digestivo recenti studi le attribuiscono anche proprietà antinfiammatorie ed emmenagoghe. In erboristeria la troviamo in radice sminuzzata e pronta per preparare decotti e liquori. Per preparare un buon decotto si versa un cucchiaio raso da cucina in tre tazze d’acqua e si fa bollire per trenta minuti, successivamente si filtra e se ne beve un bicchierino prima dei pasti. Per preparare il liquore versare in un recipiente di vetro 1 litro di vino bianco, 50gr di radice di genziana, ½ stecca di cannella, 8 chiodi di garofano, una scorza di limone non trattato e lasciare macerare per almeno 40 giorni, trascorso il tempo filtrare e preparare uno sciroppo con 300gr di zucchero e 300ml di acqua, mescolare bene affinché lo zucchero si sciolga completamente, se occorre filtrare nuovamente ed imbottigliare.