Nella nostra informativa precedente abbiamo chiarito alcuni aspetti legati alla qualità della postura quando siamo a letto, ribadendo l’indispensabile e vitale attività del dormire bene per il nostro organismo. (Se interessati all’argomento e qualora ve lo foste persi vi consiglio di leggere anche il precedente articolo per avere un quadro generale completo).L’ultimo elemento fondamentale per il nostro riposo è il cuscino.
Vediamo la Scuola della Schiena (Back School metodo Toso) cosa ci consiglia in merito. Sappiamo veramente a cosa serve il cuscino?
La funzione del cuscino è importantissima poiché costituisce il supporto della parte più delicata della colonna, ovvero la zona cervicale: deve necessariamente sostenere le vertebre cervicali mantenendo la fisiologica lordosi. L’altezza del cuscino è il primo parametro da considerare nella scelta, infatti dovrà essere adeguata alle caratteristiche della colonna vertebrale di chi ne fa uso. Pensiamo alle generiche differenze che ci distinguono in genere da persona a persona: donna/uomo – bambino/adulto/anziano – Alto/basso – sottopeso/normopeso/sovrappeso ecc. In tutto il mondo non esiste un essere perfettamente identico ad un altro, anche due gemelli hanno differenze anatomiche, eppure tutti possiamo acquistare lo stesso modello di cuscino senza nessun controllo!
Andiamo nel dettaglio…
Chi ha una colonna vertebrale mobile e senza grosse alterazioni delle curve fisiologiche può addirittura fare a meno del cuscino o usarne uno molto basso che riempia lo spazio tra il materasso ed il tratto cervicale. Chi ha una cifosi rigida (ad esempio dorso curvo) è necessario che usi un cuscino più alto per evitare che, dormendo in posizione supina, la testa cada all’indietro. Come valuto se il cuscino che uso è corretto per la mia struttura corporea? Il metodo per valutare se il nostro cuscino ha il giusto spessore è la verticalità dello sguardo.
Quando siamo distesi supini e la testa si trova poggiata sul cuscino, gli occhi guardando davanti a noi dovrebbero essere diretti perpendicolarmente verso il soffitto. Per evitare di maltrattare il tratto cervicale durante il riposo sono da evitare quindi, sia le situazioni con la testa che pende verso dietro (cuscino troppo basso) che la posizione della testa sollevata rispetto al corpo con il mento vicino al petto (cuscino troppo alto). Se dovessimo dormire in posizione prona è consigliabile non usare il cuscino. Dormendo sul fianco il cuscino ha il compito di mantenere allineate le vertebre cervicali al resto della colonna, ovvero dovrà riempire lo spazio tra la spalla e il nostro orecchio. Il cuscino “così detto cervicale” dovrebbe poter avere diverse misure, in modo tale che ognuno di noi possa scegliere la giusta altezza che vada bene per la nostra colonna.
Per quanto riguarda i materiali, se rispettiamo i suddetti principi, può andar bene sia il cuscino in lana (facilmente modellabile in base alla nostra posizione) che quello in lattice. Per chi ha l’abitudine di guardare la TV o leggere a letto, si abitui a sovrapporre più cuscini in modo da formare un piano inclinato anatomico che parte da dietro la zona lombare fino al tratto cervicale; ancora meglio se si ha a disposizione il telaio con la rete reclinabile che ci permetterà di sollevare tutta la zona del materasso che sostiene il tronco. Proviamo i prodotti, quando possibile, prima di acquistare questi dispositivi importantissimi.
Dott. Umberto Di Cesare